sabato 19 novembre 2011

Mi presento.

Sono Patrizia, ho 37 anni, sono sposata ed ho due figli di 5 e 3 anni e mezzo. Insegno da undici anni nella scuola primaria. Ho sempre desiderato avere un mio Blog come insegnante, ma qualcosa mi ha sempre frenata. È arrivato il momento. Sono da pochi giorni Blogger e come immaginavo vado avanti e indietro tra le applicazioni senza decidermi a scrivere. Ma dopo un primo momento di conoscenza e di tentativi mi ritrovo a scrivere il mio primo post. Mentre scrivo sento un forte desiderio di vedere come apparirà.
Ho scelto il nome di Semola (era troppo scegliere Artù) perché lui è uno tra i tanti che cerca di trovare un suo posto nel mondo, uno qualsiasi, di emergere tra la folla di chi vuole essere il primo e il migliore. Ma solo una buona preparazione e tanta semplicità e umiltà permette a Semola di arrivare al suo vero traguardo.
Io mi sento un po’ Semola, in quanto piccola e indifesa in questo mondo di scaltri, più veloci e preparati di me e cerco con l’impegno in tante piccole cose e lo studio continuo di arrivare sul mio trono.
Ma mi sento anche Mago Merlino, perché cerco di invogliare i miei giovani alunni a non fermarsi alle apparenze e di non accontentarsi, ma di guardare oltre, osservare tutto ciò che li circonda, di guardarsi dentro, di fare esperienze diverse, di studiare con impegno e divertimento, ma soprattutto di essere semplici e spontanei.
Spero di riuscire anch’io a tirare fuori dalla roccia la mia spada.
Vi auguro una buona lettura tra le pagine del mio diario di (per)corso.
Patrizia

2 commenti:

  1. Ciao Semola, qui è Mafalda che ti scrive. Credo che noi abbiamo qualcosa in comune... la perseveranza e la fantasia! Non vogliamo essere i primi, non vogliamo essere i migliori, ma ci piace tanto sapere quello che vogliamo sapere. Come le lumache, avanziamo a piccoli passi, ma piano piano arriviamo là dove abbiamo deciso di andare.
    A me piacciono molto i cartoni animati e li guardo ancora, anche al cinema, e magari pure in 3D ;-)
    A presto!
    Deborah

    RispondiElimina
  2. ciao Semola, Intanto c'e' da notare la radice del nome Merlino..mer,da mercurio,hermes,ermete trismegisto..ecc..alla fine si ritorna sempre li',quando si parla di conoscenza.
    la figura di Merlino. Una figura controversa, a volte poco comprensibile.
    Merlino è stato dipinto come un saggio, come un pazzo, come un mago, come un demone. Emblematico è il modo in cui Merlino compare nella leggenda: egli nasce dall'unione di una vergine con un demone.
    Questo fatto gli conferisce la facoltà di conoscere sia il passato che il futuro, e fin dai primi giorni di vita egli sa bene qual è il suo compito nella storia. Egli conosce il significato del Graal, e la sua missione è intimamente legata a questo. Merlino in sostanza viene su questo mondo per un motivo ben preciso: riconquistare il Graal e ripristinare l'antica tradizione sul pianeta. E per questo compito egli sa bene che deve trovare una persona idonea ad essere preparata per un incarico quanto mai difficile: istituire la famosa tavola rotonda che darà il via alla conquista del Graal e al ripristino dell'antica esperienza ancestrale.
    Ma chi è dunque Merlino? Nel cercare di penetrare l'identità di un personaggio descritto nei modi più svariati dal corpus di leggende medievali e preistoriche, si delinea la figura di un individuo che sta in bilico tra visibile e invisibile, tra scienza e magia, tra bene e male. Una sintesi fra l'uomo di scienza e il mago, e non ci stupisce che la figura del druido incarni le stesse caratteristiche. Ma ci che rende Merlino un personaggio particolare è l'attualità del suo ruolo. Egli non è un personaggio avulso dalla storia. Al contrario, le sue caratteristiche lo rendono attuale in ogni tempo, perché in ogni tempo sono esistiti, ed esistono, uomini che cercano di dare un senso alla propria vita e si inoltrano in un percorso di ricerca senza limiti né confini.
    In definitiva, Merlino è il ricercatore che vive in ognuno di noi, il filosofo che emerge quando sentiamo il bisogno di dare una risposta ai nostri interrogativi esistenziali, senza intermediari e senza steccati ideologici. Il Graal, ancora una volta, diventa lo strumento conoscitivo per eccellenza che, nelle mani del mago Merlino, rappresenta la speranza di un futuro migliore per l'umanità.

    RispondiElimina